Legittima Difesa

Meglio un brutto processo o un bel funerale?
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Ti sei mai chiesto quando la tua difesa può definirsi legittima?  Come difendersi senza incorrere in problematiche legali? Puoi colpire per primo in caso di necessità? E infine, se pratichi arti marziali puoi difenderti o sei considerato arma bianca?

In questo articolo risponderò a queste domande cercando di fare chiarezza in modo pratico e semplice. 

Se stai cercando una trattazione da avvocato, con riferimenti giuridici e noiose citazioni del Codice penale, ti anticipo che questo articolo non fa per te. 

minaccia con coltello alla gola

Voglio darti delle linee guida ma soprattutto degli esempi pratici per applicare una difesa legittima. Ognuno di noi ha il diritto di difendersi, ma la cronaca insegna che essere accusati di eccesso di legittima difesa non è raro. Per questo motivo dobbiamo essere consapevoli di quanto dice la legge in merito.

Ti ricordo che queste tematiche vengono trattate durante i corsi di Difesa Personale Professionale di KMA – Krav Maga Academy poiché è fondamentale che ogni allievo acquisisca nozioni sia tecniche sia teoriche. Sapersi tutelare legalmente in strada deve essere una priorità, perché passare dalla parte del torto è questione di pochi attimi.

Non voglio dilungarmi e capiamo subito quando la tua difesa può definirsi legittima.

3 caratteristiche fondamentali

Cosa dice la legge Italiana in merito alla legittima difesa? Lo Stato consente ad ogni cittadino la possibilità di difendersi in una situazione di pericolo quando l’intervento non è prontamente disponibile.

Cosa significa prontamente disponibile?

Significa che nel momento del bisogno e durante l’aggressione le Forze dell’Ordine non sono nelle vicinanze per intervenire in tua difesa.

Da questa affermazione deduciamo che, se ne hai la possibilità, richiedere il pronto intervento di una pattuglia di Polizia o qualsiasi Operatore che identifica lo Stato è la scelta migliore, piuttosto che reagire con un’azione propria.

Come anticipato questa soluzione non sempre è fattibile, quindi lo Stato ti permette di intervenire in autonomia ma sottolinea che la tua difesa per definirsi legittima deve avere precise caratteristiche.

Scopriamole insieme…

1. NECESSARIA

Questa caratteristica si concretizza quando si riceve un’offesa ingiusta. Ad esempio, quando vieni aggredito senza una valida ragione e ti trovi improvvisamente in una situazione di pericolo non volontariamente.

Per questo motivo non si può parlare di legittima difesa se accetti una sfida o ti poni volontariamente in una situazione di pericolo dalla quale è prevedibile o ragionevole attendersi che derivi la necessità di difendersi dall’aggressione. Un esempio pratico è la situazione di una rissa.

Se decidi consapevolmente di litigare con una persona, presupponendo uno scontro fisico, le tue azioni non verranno considerate legittime, poiché la condizione di necessità non sussiste.

Questo è il motivo per cui durante i corsi di Difesa Personale cerchiamo sempre di trasmettere agli allievi un messaggio chiaro:

Se puoi evitare lo scontro, è sempre la soluzione migliore!

2. ATTUALE

Un’altra caratteristica fondamentale per considerare legittima la tua difesa è l’attualità della tua reazione. La tua azione di difesa deve essere immediata all’offesa ricevuta che rappresenta un pericolo attuale da un punto di vista temporale.

Questa affermazione è logica e ragionevole. Infatti, se la tua reazione fosse ritardata nel tempo, non potremmo parlare di difesa, ma di vendetta, poiché il pericolo è passato. Per questo motivo scordati di diventare un giustiziere della notte!

v-per-vendetta

E se il pericolo fosse futuro?

In questa dinamica sei tenuto ad invocare la difesa dello Stato, denunciando alla Forze dell’Ordine il possibile pericolo non ancora concretizzato.

Un esempio molto pratico per farti capire quanto sia sottile la linea che divide eccesso e legittima difesa è il seguente. Immagina di trovarti in una situazione in cui una persona inveisca contro di te dicendo: 

Adesso ti ammazzo!

In questa circostanza, il pericolo risulta essere attuale e imminente, di conseguenza una tua azione di difesa risulta essere necessaria. Ma se questa persona dicesse:

Stai attento che domani ti ammazzo!

In questo caso la minaccia risulta essere proiettata nel futuro, quello che puoi fare è denunciare alle Forze dell’Ordine l’accaduto. Se tu colpissi l’aggressore non potresti invocare la legittima difesa. Può sembrare assurdo, ma questa è la legge.

3. PROPORZIONATA

Se le prime due caratteristiche sono ragionevoli e più semplici da valutare, la terza caratteristica è indubbiamente la più difficile da comprendere e attuare.

La legge dice cha la tua difesa deve essere proporzionata all’offesa ricevuta. Il requisito della proporzionalità è chiaro se il male inflitto all’aggressore è pari o inferiore a quello che si stava per ricevere.

Ma nella pratica come si concretizza la proporzionalità?

Legalmente parlando questo punto non è semplice e la valutazione è affidata all’apprezzamento del giudice, che tiene conto di tutte le circostanze del caso, nonché degli interessi in gioco. 

Tuttavia, voglio farti degli esempi concreti per farti capire meglio questo punto. 

Immagina una persona che ti sta aggredendo ingiustamente portandoti un pugno. La necessità di difenderti è evidente, ma sicuramente quello che non puoi fare è prendere un bastone o una spranga da terra per colpire l’aggressore al viso. 

Il danno causato da un bastone, definito arma impropria, non è proporzionato al danno ricevuto, ossia un pugno. Di conseguenza anche se non sei stato tu a colpire per primo, in tribunale rischieresti di passare dalla parte del torto per eccesso di legittima difesa, soprattutto se il tuo gesto ha provocato importanti lesioni al presunto aggressore.

scippo borsa donna

Questa sproporzionalità vale ancora di più se la tua difesa è attuata per proteggere un bene materiale. 

Immagina un ladro che ti sta derubando. Se tu decidessi di colpire il ladro con un’arma o di infierire contro di lui con ripetute percosse causando gravi danni, la tua difesa non può essere definita legittima, poiché in pericolo non c’era la tua persona, bensì un oggetto.

Viceversa, se un ladro cercasse di aggredirti con un coltello per rapinarti, la tua vita risulterebbe essere chiaramente in pericolo, di conseguenza potresti utilizzare un’arma come legittima difesa.

In strada le dinamiche possono essere infinite, per questo motivo possiamo riassumere e semplificare la caratteristica di proporzionalità nel seguente modo:

La tua difesa e il danno recato all’aggressore deve essere ridotto al minimo indispensabile per fermare l’offesa ricevuta e non trovarti più in pericolo. Ovviamente, in caso di denuncia, dovrai dimostrare ragionevolmente al giudice che la tua reazione fosse davvero il minimo indispensabile.

coltello-minaccia-gola-krav maga
  • Necessaria
  • Attuale
  • Proporzionata

Queste sono le tre caratteristiche fondamentali per definire la tua difesa legittima, come si evince dall’art. 52 c.p. che così recita:

“Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di una offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa.

Risulta evidente che rispettare queste condizioni non è semplice e scontato, soprattutto in un momento di pericolo in cui ansia e panico potrebbero prendere il sopravvento. In questo scenario la capacità di gestire lo stress (se ti sei perso l’articolo come gestire il panico te lo consiglio assolutamente) e la difesa personale professionale di KMA – Krav Maga Academy mostrano tutti i suoi vantaggi.

Risolvere una situazione di pericolo, tutelandosi legalmente è la priorità di ogni azione proposta da KMA.

Se hai ancora qualche dubbio sulle caratteristiche che definiscono legittima la tua difesa ti lascio questo video di approfondimento:

Posso colpire per primo?

“Chi colpisce per primo colpisce due volte”

Colpire per primo, sfruttando l’effetto sorpresa, è indubbiamente una strategia vincente nel combattimento. Ma in strada, combattere non significa difendersi! Colpire per primo ti darà ottime chances di mettere KO l’avversario, ma in un’aula di tribunale sarai tu a finire al tappeto, perché appellarsi alla legittima difesa sarà davvero difficile. 

La legittima difesa tutela chi si difende, non chi aggredisce per primo. 

Tuttavia, ci sono situazioni in cui aspettare il primo colpo potrebbe essere troppo tardi. Immagina di trovarti di fronte a una persona che ti minaccia con un coltello. Aspettare il primo fendente potrebbe essere letale. 

Proprio per questo motivo, in queste dinamiche la tua reazione diventa legittima. Anche se hai colpito per primo, è ragionevole dimostrare che il tuo intervento è stato necessario per evitare una ferita potenzialmente letale.

rissa strada

Durante una discussione violenta invece, il mio consiglio è evitare sempre lo scontro faccia a faccia. Sia perché mantenere la distanza eviterà di ricevere colpi improvvisi e imprevedibili sia perché i testimoni della scena vedranno una persona che indietreggia, che cerca di abbassare i toni calmando l’aggressore. Se questo non fosse sufficiente e nascesse l’esigenza di intervenire, legalmente avrai un vantaggio, perché tutti potranno dire che hai provato ad evitare lo scontro, ma la tua difesa è stata necessaria.

Sfatiamo un mito

Una delle domande più ricorrenti quando si parla di legittima difesa è sapere se un agonista di sport da combattimento o un atleta marziale di alto livello è considerato arma bianca e se possa difendersi in caso di pericolo.

È tempo di sfatare questo mito!

Premesso che ogni atleta marziale dovrebbe promuovere il principio della non violenza fuori dalla palestra, ad ogni modo non esiste nessuna legge che definisce arma bianca una persona che pratica sport da combattimento o arti marziali, indipendente dalle sue abilità tecniche. 

Per darti un esempio chiaro, neanche il mitico Bruce Lee sarebbe considerato arma bianca se fosse ancora in vita.

bruce lee

Tuttavia, è indiscutibile che le azioni di una persona tecnicamente preparata abbiano un peso differente rispetto a una persona non praticante discipline di combattimento.

Cosa significa questa affermazione?

In caso di denuncia per eccesso di legittima difesa, il fatto di essere un professionista nel combattimento renderà le tue accuse più gravi, poiché data l’esperienza sei pienamente consapevole dei danni causati dalle tue azioni.

Per questo motivo un atleta marziale dovrebbe sempre evitare ogni tipo di scontro in strada e in caso di pericolo è fondamentale applicare una difesa quanto più proporzionata per evitare problematiche legali.

Conclusioni

Voglio concludere questo articolo con una celebre frase ricorrente sui social:

“Meglio un brutto processo che un bel funerale”

Chi afferma questa frase probabilmente non è mai stato nelle aule di giustizia. Numerose sono le famiglie rovinate economicamente e moralmente per un gesto durato pochi secondi. I brutti processi durano anni, durante i quali le presunte accuse ti distruggono l’anima, ti lasciano nella solitudine facendoti perdere amici e colleghi. E non importa se alle fine verrai assolto, perché ti renderai conto di aver perso tutto anche se innocente. 

In questo video troverai la testimonianza di Manuel Spadaccini che ha visto morire davanti ai suoi occhi un giovane ragazzo a causa di un solo pugno. E di come l’aggressore, per quel singolo gesto di rabbia, si è rovinato la vita.

Ognuno di noi ha il diritto di difendersi e difendere una persona in una situazione di reale pericolo. Ma dopo aver letto questo articolo spero che avrai acquisito maggior consapevolezza nel capire che evitare lo scontro e inutili litigi sia sempre la soluzione migliore.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e se volessi approfondire la Difesa Personale Professionale di KMA-Krav Maga Academy ti consiglio di visitare i nostri canali Social dove troverai tantissimi contenuti pratici.

Stay Safe!

articolo sul blog KMA "come gestire il panico"

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